Quella di mandare all’aria tutto ciò che si sta facendo ed andarsene a vivere lontano da tutto e tutti nei boschi dell’Alaska è un’idea che certamente ha accarezzato la mente di parecchie persone, specialmente poi di questi tempi, visto il bruttissimo periodo che stiamo attraversando a causa della pandemia per il Covid 19. Natura incontaminata, paesaggi mozzafiato, silenzio e pace assoluta, ma anche temperature molto rigide (spesso al limite della sopportabilità), isolamento totale, ed una vita fatta semplicemente di riposo, lavoro manuale, ed ancora riposo.

Certo le terre selvagge del Nord America, ed in particolare quelle dell’Alaska, rappresentano un’attrattiva molto forte per chi è stufo dei rirmi stressanti e del caos cittadino, ma è evidente che stiamo parlando di due cose in totale antitesi tra loro; non tutti sarebbero in grado di accettare questa sfida con se stessi, ma va detto che oggi sempre più persone si lasciano ammaliare da quest’idea, e lo dimostra il fatto che un censimento del 2010 ha contato ben 24.000 italiani residenti in Alaska, e non è certo poca cosa.

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Cosa serve per andare a vivere in Alaska?

Che si scelga di andare a vivere nei boschi, oppure di adattarsi ai blandi ritmi quotidiani di cittadine piccole e tranquille come Anchorage, Fairbanks, Ketchican, o Wasilla, resta comunque il fatto positivo che certamente si andrà a migliorare la propria qualità di vita, almeno sotto il punto di vista della salute fisica e mentale, e già questa sarebbe una grande conquista. Se a ciò si aggiunge che trovare lavoro da quelle parti non è poi un’impresa così proibitiva come invece risulta essere in buona parte dei paesi europei, e che inoltre anche i salari sono molto più alti (anche perché proporzionati al costo della vita, anch’esso abbastanza alto), quasi quasi verrebbe voglia di farci un pensierino.

Ovviamente se si avesse la possibilità di fare un viaggetto ‘perlustrativo’ da quelle parti, magari spendendo una vacanza per iniziare a vedere di cosa si tratta ed acquisire quante più informazioni possibili, sarebbe certamente un buon inizio, almeno per capire che tipo di documentazione bisogna produrre per entrare in Alaska e permanere lì.

Si può vivere completamente isolati dal mondo?

Come detto prima, trsferirsi in Alaska non significa per forza vivere nei boschi, questa è soltanto una delle soluzioni disponibili, una possibilità riservata a quelli che davvero sentono un forte impulso verso il cambiamento radicale del proprio stile di vita; si può anche decidere di insediarsi in uno dei suoi maggiori centri abitati (i più grandi sono Anchorage e Fairbanks) e condurre una vita simile a quella che si conduceva prima di trasferirsi, cercando cioè un impiego più ‘normale’ ed ‘urbano’ rispetto a quello di lavorare nei boschi o imbarcarsi su un peschereccio d’altura.

Il fatto è che se una persona di punto in bianco decide improvvisamente di mollare tutto ed andarsene verso quelle zone, lo fa principalmente perché desidera isolarsi dal mondo civile ed abbracciare una vita mondana fatta di zero comodità e moltissimo spirito di sacrificio. Vale a dire che ‘volere è potere’, tutto si può fare se lo si desidera veramente, basta solo avere il coraggio di troncare di netto con tutto ciò che anche lontanamente ricordi la vita che si conduceva qualche tempo prima.

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Nessuna comodità, nessuna vita sociale, ma anche zero stress

Niente telefono, niente tv, niente mappe, niente orologio…niente di niente! Più di una persona ha deciso di sfidare le sue capacità fisiche e mentali e tuffarsi a capofitto in una vita completamente diversa da quella che aveva prima, e generalmente chi ha avuto il coraggio di farlo è ancora lì, con la sua modesta capannina di legno immersa nella selva nordamericana, e magari in questo momento è uscito per una battuta di caccia all’alce con la sua bella slitta trainata da quattro splendidi siberian husky.

Vivere nel bosco a diretto contatto con la natura significa in primo luogo lavarsi con l’acqua gelata dei torrenti e dei laghi, non sapere neppure cos’è l’energia elettrica (e quindi il riscaldamento), basare la propria vita esclusivamente su ciò che offre la natura, inclusi i pericoli rappresentati da attacchi di belve feroci o tormente di neve